venerdì 3 agosto 2007

Opinioni

Gentili compaesani frequentatori del blog tiranese
scrivo perchè mi piacerebbe portare l'attenzione su una questione che mi sta abbastanza a cuore, ossia il problema della liceità o meno del parcheggio a pagamento e sulle limitazioni che esso comporta in una società che vorrebbe potersi ritenere libera. Nonostante mi renda ovviamente conto che i veri problemi che affliggono il mondo siano ben altri e ben più gravi, da tempo mi chiedo se sia giusto che noi cittadini e abitanti del pianeta terra dobbiamo pagare per posteggiare le nostre auto sul terreno che Dio ci ha donato, dal momento che non credo che i proventi di pedaggi, soste e multe per divieto vadano direttamente sul conto corrente del Creatore. Infatti credo fermamente che se dobbiamo in quest'ambito qualcosa a qualcuno, Lui è l'unico che potrebbe imporcelo di diritto.
E' vero che scrivo in quanto chiamata in causa, poichè nella mia vita di automobilista ho preso molteplici verbali di siffatto genere, ma parlando anche con altre persone mi è risultato evidente che non son l'unica a pensarla così.
In particolare penso ai commercianti ed a tutti coloro che hanno attività che richiedono che il cliente possa parcheggiare comodamente e perdendo il minor tempo possibile, magari avendo i minuti contati in quanto lavoratore a tempo pieno e con famiglia di cui occuparsi, e soprattutto per questi ultimi è certamente particolarmente seccante doversi fare cento metri alla ricerca del parcometro perduto, con il problema di dover ricordare di avere con sè la monetina necessaria e tutto il resto. oltretutto questi stessi commercianti e clienti pagano indubbiamente tasse a sufficienza perchè gli venga garantita la possibilità di avere un parcheggio senza pensieri. (anche perchè è già sufficiente l'incognita del trovarlo un parcheggio di qualsivoglia natura, senza complicare ulteriormente le giornate al povero automobilista affrettato per esigenza)
Oltretutto recentemente vengo a scoprire che nessuno ci guadagna nulla in questa faccenda poichè tra costo della locazione macchinette e gestione logistica dell'organizzazione punitiva (non voglio generalizzare, ma alcuni falchi del controllo sosta sono veramente dei segugi da combattimento con probabilmente immesso nel dna un fiuto-radar che li conduce senza esitazione direttamente sul parabrezza del peccatore) si va via pari, o almeno questo è ciò che ne esce all'apparenza.

Questa non è una polemica contro nessuno, soprattutto non contro il nostro comune, che in tutto ciò non c'entra molto visto che la messa in posa delle linee blu è avvenuta ormai da qualche anno e per scelta di amministrazioni precedenti, ed inoltre la gestione della cosa è stata affidata ad una società che personalmente non ho ancora capito se è privata o pubblica.

Quindi con questa missiva volevo semplicemente comunicare che se qualcuno è d'accordo con me e volesse avventurarsi nella fondazione di un movimento pacifico per la sosta corretta ma libera, avrà tutto il mio sostegno e apporto energetico :)

Saluti

paolaferrari

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono con te!!!

dampyo ha detto...

grande Mario :) per fortuna c'è ancora qualcuno che ha voglia di liberazione e che ama l'ironia. E' l'arma migliore che abbiamo.
un bacio

Anonimo ha detto...

...i grandi problemi del mondo...la liceità del parcheggio...se la gente non usasse la macchina anche per andare al cesso ma muovesse un po' i piedini, anch'essi dono di dio...meno obesi, meno problemi di inquinamento e meno parole inutili...
rocco

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con rocco...
Il problema principale è questo: bisogna muoversi a piedi...
A Tirano ci sono lo stesso numero di abitanti di 100 o 10 anni fa, ma le macchine continuano ad aumentare... Come le case d'altronde...
Okkio! ;P

dampyo ha detto...

mi pare di aver specificato che OVVIAMENTE i problemi del mondo sono altri.
purtroppo alcune persone il tempo di muovere i piedini non ce l'hanno proprio (non parlo per me).
evidentemente il senso del post non è stato per niente recepito dai due commentatori soprastanti.
bè..pazienza! :)

Anonimo ha detto...

Parcometri selvaggi
di Anna Teresa Paciotti

Meglio tardi che mai, recita il proverbio. Con la Sentenza n. 116/2007, la Corte di Cassazione, a sezioni unite, ha stabilito che i comuni, oltre i parcheggi a pagamento, hanno l’obbligo di prevedere anche aree di parcheggio libero. Il caso è nato a seguito del ricorso presentato, al Giudice di Pace di Cagliari, da un cittadino residente nel Comune di Quartu Sant’Elena al quale erano state inflitte alcune sanzioni per aver sostato in zona a pagamento senza l’esposizione del tagliando attestante il pagamento delle somme dovute per la sosta. Il ricorrente chiedeva l’annullamento di tutti i verbali di accertamento e di contestazione notificatigli per manifesta nullità delle delibere della Giunta Municipale e delle ordinanze del Sindaco di Quartu adottate in materia di parcheggi a pagamento nel centro cittadino, nullità derivante dalla mancata previsione di adeguate aree destinate al libero parcheggio, come previsto dal comma 8 dell’articolo 7 Cds. Nonostante l’eccezione di incompetenza sollevata dal Comune di Quartu, il Giudice di Pace di Cagliari, in accoglimento del ricorso, dichiarava la nullità ed inefficacia di tutti i verbali di accertamento e contestazione per sosta vietata impugnati, dei quali ordinava la revoca, condannando il Comune di Quartu al rimborso delle spese processuali. Avverso tale decisione il Comune di Quartu Sant’Elena ha proposto ricorso per Cassazione. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso affermando che giustamente il Giudice di pace di Cagliari ha disapplicato le delibere della Giunta comunale e le ordinanze del Sindaco istitutive dei parcheggi a pagamento riguardanti le contestate infrazioni perché queste deliberre non prevedevano la istituzione di parcheggi liberi né davano atto della preesistenza di tali parcheggi, in violazione delle norme stabilite dal Codice della Strada. Infatti, il CdS, all’articolo 7, comma 8 prevede che "Qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta di cui al comma 1, lettera f) , su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia, o senza dispositivi di controllo di durata della sosta. Tale obbligo non sussiste per le zone definite a norma dell’articolo 3 "area pedonale" e “zona a traffico limitato, nonché per quelle definite "A" dall’articolo 2 del decreto del ministro dei Lavori pubblici 1444/68 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 97 del 16 aprile 1968, e in altre zone di particolare rilevanza urbanistica, opportunamente individuate e delimitate dalla giunta nelle quali sussistano esigenze e condizioni particolari di traffico”.
Anna Teresa Paciotti
Dal sito: annateresapaciotti@studiolegalelaw.it

È possibile scaricare il modello per eventuali ricorsi.

Testo della Sentenza

Anonimo ha detto...

viva la figa e i parcheggi liberi in cui andare in camporella!!!